L’Accademia di Belle Arti di Catanzaro ha istituito negli ultimi anni un ricco patrimonio di opere d’arte contemporanea, che attestano l’identità e la storia dell’Istituzione, dal suo anno di fondazione sino ai nostri giorni.
Già documentato nel 2014, attraverso la mostra e la pubblicazione Visione In-attesa, il patrimonio è stato costituito non a partire da aree tematiche di ricerca, ma evidenziando la difformità delle varie esperienze artistiche impartite dai numerosi docenti che negli oltre quarant’anni di vita dell’ABA si sono susseguiti.
Obiettivo degli studi attuali, intorno al patrimonio, è la ricostruzione di una “possibile” scuola calabrese, costituitasi e distaccatasi dalla scuola napoletana, ovvero del primo nucleo di fondazione dell’Ente, rappresentato da docenti-artisti calabresi che hanno formate le successive generazioni di creativi.
A tali studi si accosta la necessità di storicizzazione e la conseguente istituzione di un Museo che possa permettere la fruizione delle opere: nasce dunque il Museo del Patrimonio dell’Accademia di Catanzaro (il cui acronimo è MuPAc), da oggi fruibile, in modo diffuso, presso l’ex Educandato, la nuova sede dell’ABA.
Progetto pilota del MuPAC è Ceilings, attraverso cui il museo si pone come perno della rete dei musei, di relazioni e azioni che l’Accademia ha messo in cantiere, per lavorare in sinergia, promuovendo e supportando la formazione artistica, l’arte contemporanea e il patrimonio culturale.
Tra le nuove attività si anticipano le prossime collaborazioni, grazie al progetto Ceilings, con il MARCA di Catanzaro, il MACRO ASILO di Roma e il Parco delle Serre in Calabria.
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